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Extended through December 18, 2015

Richard Wright

September 29–December 18, 2015
Rome

Installation view, photo by Matteo D'Eletto M3 Studio

Installation view, photo by Matteo D'Eletto M3 Studio

Installation view, photo by Matteo D'Eletto M3 Studio

Installation view, photo by Matteo D'Eletto M3 Studio

Installation view, photo by Matteo D'Eletto M3 Studio

Installation view, photo by Matteo D'Eletto M3 Studio

Installation view, photo by Matteo D'Eletto M3 Studio

Installation view, photo by Matteo D'Eletto M3 Studio

Works Exhibited

Richard Wright, No title, 2015 Leaded glass, 181 ⅛ × 68 5/16 inches (460 × 173.5 cm)Photo by Matteo D'Eletto M3 Studio

Richard Wright, No title, 2015

Leaded glass, 181 ⅛ × 68 5/16 inches (460 × 173.5 cm)
Photo by Matteo D'Eletto M3 Studio

Richard Wright, No title, 2015 (detail) Leaded glass, 181 ⅛ × 68 5/16 inches (460 × 173.5 cm)Photo by Matteo D'Eletto M3 Studio

Richard Wright, No title, 2015 (detail)

Leaded glass, 181 ⅛ × 68 5/16 inches (460 × 173.5 cm)
Photo by Matteo D'Eletto M3 Studio

Richard Wright, No title, 2015 (detail) Leaded glass, 181 ⅛ × 68 5/16 inches (460 × 173.5 cm)Photo by Matteo D'Eletto M3 Studio

Richard Wright, No title, 2015 (detail)

Leaded glass, 181 ⅛ × 68 5/16 inches (460 × 173.5 cm)
Photo by Matteo D'Eletto M3 Studio

Richard Wright, No title, 2015 Leaded glass, 181 ⅛ × 68 ½ inches (460 × 174 cm)Photo by Matteo D'Eletto M3 Studio

Richard Wright, No title, 2015

Leaded glass, 181 ⅛ × 68 ½ inches (460 × 174 cm)
Photo by Matteo D'Eletto M3 Studio

Richard Wright, No title, 2015 (detail) Leaded glass, 181 ⅛ × 68 ½ inches (460 × 174 cm)Photo by Matteo D'Eletto M3 Studio

Richard Wright, No title, 2015 (detail)

Leaded glass, 181 ⅛ × 68 ½ inches (460 × 174 cm)
Photo by Matteo D'Eletto M3 Studio

Richard Wright, No title, 2015 (detail) Leaded glass, 181 ⅛ × 68 ½ inches (460 × 174 cm)Photo by Matteo D'Eletto M3 Studio

Richard Wright, No title, 2015 (detail)

Leaded glass, 181 ⅛ × 68 ½ inches (460 × 174 cm)
Photo by Matteo D'Eletto M3 Studio

Richard Wright, No title, 2015 Leaded glass, 181 ⅛ × 68 ½ inches (460 × 174 cm)Photo by Matteo D'Eletto M3 Studio

Richard Wright, No title, 2015

Leaded glass, 181 ⅛ × 68 ½ inches (460 × 174 cm)
Photo by Matteo D'Eletto M3 Studio

Richard Wright, No title, 2015 (detail) Leaded glass, 181 ⅛ × 68 ½ inches (460 × 174 cm)Photo by Matteo D'Eletto M3 Studio

Richard Wright, No title, 2015 (detail)

Leaded glass, 181 ⅛ × 68 ½ inches (460 × 174 cm)
Photo by Matteo D'Eletto M3 Studio

About

We see more than we know. It is important to stress that the act of seeing is also a physical act in which we release our bodies to the world and the world is incorporated into them.
—Richard Wright

Gagosian Gallery Rome is pleased to announce an exhibition of new leaded-glass works by Richard Wright.

Wright is best known for his site-specific yet transient works that unite painting with graphic and typographic elements, charging architectural spaces with a fourth dimension of subtle yet extreme optical complexity, and subverting the traditionally static dynamic between painting and viewer. Made directly on the interior surfaces of buildings—at greatly varying scales, in overlooked, interstitial areas as well as on walls and ceilings—his paintings and applied metal-leaf schemes often last only as long as the exhibition.

Wright's paintings are rhythmic structures extracted from things, experiences, artworks, and artifacts. Oscillating between illusion and abstraction, they evince associations with both pure and applied art: from Minimal Art, Renaissance painting, the Russian avant-garde, De Stijl, Abstract Expressionism, and Op Art; to clothing, record covers, commercial art, and porcelain.

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Vediamo più di quanto crediamo. É importante sottolineare che l'atto del guardare sia anche un gesto fisico nel quale noi proiettiamo i nostri corpi nel mondo e il mondo viene incorporato in essi.
—Richard Wright

Gagosian Gallery Roma è lieta di annunciare una mostra di nuovi lavori in vetro di Richard Wright.

Wright è noto per i suoi lavori site-specific, spesso transitori, in cui pittura ed elementi grafici e tipografici arricchiscono gli spazi architettonici di una quarta dimensione ottica sottile ed estremamente complessa, sovvertendo la dinamica, tradizionalmente statica, tra il dipinto e lo spettatore. Operando direttamente sulle superfici interne degli edifici,—su ampia e minima scala, in spazi sottovalutati o interstiziali, oltre che su muri e soffitti—, l'artista crea dipinti e trame in foglia di metallo la cui vita coincide spesso con la durata della mostra.

I dipinti di Wright sono delle strutture ritmiche che traggono origine da oggetti, esperienze, opere d'arte e manufatti. A metà tra illusione e astrazione, le sue opere rivelano il legame con l'arte pura e quella applicata, prendendo spunto dalla Minimal Art, dalla pittura Rinascimentale e dall'Avanguardia russa, De Stijl, l'Espressionismo Astratto e l'Optical Art, ma anche dalla moda, dalle copertine dei dischi, dagli oggetti d'arte commerciali e dalla porcellana.

Recentemente Wright ha iniziato a lavorare con il vetro piombato, esplorando le sue qualità di materiale/non-materiale e la sua capacità naturale di catturare la luce e liberarla nello spazio. Richiamando la natura fugace dei suoi wall-paintings, i nuovi lavori in vetro generano disegni unici che mutano nello spazio con il muoversi della luce nell'arco della giornata.

In collaborazione con il York Glaziers Trust, uno dei laboratori di conservazione di vetri artistici più antico d'Europa, Wright ha cominciato a sperimentare questa tecnica per la vetrata commissionatagli dalla Tate Britain in occasione dell'importante progetto di ristrutturazione del museo (The Millbank Project, 2011–13). L'ampia vetrata, con la sua complessa geometria in vetro trasparente, è ora un elemento identificativo del suo ingresso.

Successivamente, per un progetto al The Modern Institute di Glasgow, ha inserito dei pannelli in vetro piombato nei lucernari dello spazio creando intricati decori che attiravano lo sguardo verso l'alto. Nel corso della giornata il sole, attraversando i lucernari, creava spettacoli di luce eterea e abbagliante, proiettando raggi e intrecci di pura e visibile energia nello spazio sottostante.

Per Roma Wright ha realizzato tre imponenti vetrate per le finestre dello spazio ovale, alte quasi cinque metri ed esposte a Sud: ognuna è costituita da dodici pannelli in vetro piombato di eguali dimensioni, i lavori più complessi mai realizzati dall'artista. Due sono trasparenti mentre nella terza Wright sperimenta per la prima volta l'uso del vetro colorato. Nate da un intenso procedimento preparatorio, ogni pannello include centinaia di elementi geometrici in vetro realizzati a mano, differenti tra loro per trasparenze e struttura. Ogni sezione angolare è incorniciata nel piombo per costruire una campitura di ritmiche straordinariamente complessa.

E tra queste matrici ritmiche, ecco il fluire della luce del giorno, che inonda la galleria della sua presenza celeste ed effimera.

Il progetto sarà accompagnato da opere su carta ed altre annotazioni relative alla sua genesi.

In occasione della mostra, Richard Wright parteciperà ad una conversazione con Will Bradley (Direttore artistico Kunsthall Oslo) alla British School a Roma (Via Antonio Gramsci, 61) lunedì 28 settembre alle 18.30.

Richard Wright è nato a Londra nel 1960. Vive e lavora a Glasgow, in Scozia.

Wright ha vinto il Turner Prize nel 2009 ed è considerato uno dei protagonisti della generazione di artisti emersa nella Glasgow degli anni '90, insieme a Douglas Gordon, Simon Starling e Martin Boyce.

Fra le sue mostre si annoverano: Kunsthalle Bern, Svizzera (2001); Tate Liverpool, Inghilterra (2001); Dundee Contemporary Art, Scozia (2004); GAMeC, Bergamo (2005); Museum of Contemporary Art, San Diego (2007); Carnegie International, Pittsburgh (2008); Scottish National Gallery of Modern Art, Edimburgo (2010); Theseustempel, Kunsthistorisches Museum, Vienna (2013); "Walk through British Art", Tate Britain, Londra (2013).

Oltre a commissioni private permanenti, ha realizzato importanti opere pubbliche tra cui quelle per il Museum of Contemporary Art, San Diego (2007); per il Middlesbrough Institute of Modern Art, Regno Unito (2007); per la Dean Gallery, Scottish National Gallery of Modern Art, Edimburgo (2010); The Millbank project per la Tate Britain (2011–13); e per il Rijksmuseum, Amsterdam (2013).

Fra i suoi progetti in corso vi sono un dipinto per la cupola centrale della Queen's House a Greenwich, progettata da Inigo Jones, ed un lavoro su larga scala a foglia d'oro per la nuova stazione di Tottenham Court Road della Crossrail di Londra, che aprirà nel 2018.