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Franz West

Roman Room

September 16–October 30, 2010
Rome

Franz West: Roman Room Installation view, photo by Matteo Piazza

Franz West: Roman Room

Installation view, photo by Matteo Piazza

Franz West: Roman Room Installation view, photo by Matteo Piazza

Franz West: Roman Room

Installation view, photo by Matteo Piazza

Franz West: Roman Room Installation view, photo by Matteo Piazza

Franz West: Roman Room

Installation view, photo by Matteo Piazza

Franz West: Roman Room Installation view, photo by Matteo Piazza

Franz West: Roman Room

Installation view, photo by Matteo Piazza

Franz West: Roman Room Installation view, photo by Matteo Piazza

Franz West: Roman Room

Installation view, photo by Matteo Piazza

Franz West: Roman Room Installation view, photo by Matteo Piazza

Franz West: Roman Room

Installation view, photo by Matteo Piazza

Franz West: Roman Room Installation view, photo by Matteo Piazza

Franz West: Roman Room

Installation view, photo by Matteo Piazza

Works Exhibited

Franz West, Caino va incontro ad Abele, 2010 Epoxy resin, lacquer, steel, 2 parts: 97 3/16 × 52 × 30 5/16 inches (247 × 132 × 77 cm); 94 ⅞ × 77 3/16 × 42 ½ inches (241 196 × 108 cm)

Franz West, Caino va incontro ad Abele, 2010

Epoxy resin, lacquer, steel, 2 parts: 97 3/16 × 52 × 30 5/16 inches (247 × 132 × 77 cm); 94 ⅞ × 77 3/16 × 42 ½ inches (241 196 × 108 cm)

About

I see my works as quite compatible with a l'art pour l'art philosophy. One may think that I try to take the art object out into the world since my works sometimes appear to have a practical function, but really it's the other way around: things in the world can, under certain special circumstances, enter the realm of art.
Franz West

Gagosian Gallery is pleased to announce an exhibition of new sculptures by Franz West.

Belonging to the generation of artists exposed to Actionist and Performance Art of the 1960s and 70s, West instinctively rejected the traditionally passive nature of the relationship between artwork and viewer. In the seventies, he began making a series of small, portable, mixed media sculptures called Adaptives (Passstücke). These "ergonomically inclined" objects become complete as artworks only when the viewer holds, wears, carries or performs with them. West has continued to explore sculpture in terms of an ongoing dialogue of actions and reactions between viewers and objects in any given exhibition space. His amorphous and highly endearing sculptures transform public spaces into sociable aesthetic environments while his furniture designs and subversive collages further challenge the boundaries between art and life.

In this exhibition of new sculptures, West takes basic shapes and transforms them into irregular large-scale constructions. His persistent playfulness with the principles of classical sculpture is evident in Ecolalia (2010), a group of seven painted totems built from papier-mâché, cardboard, polystyrene, and objects. He fashions each one into a precariously stacked form that rises out of a trash can or bucket for a pedestal, grappling with contingency and equilibrium to produce unexpected results. Some of them teeter almost three and a half meters high with alternating rectangular and circular forms while others evoke the shape of a funnel. They can be viewed from sofas that West has designed both for comfort and to provide alternative positions and viewing platforms throughout the show.

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Credo che il mio lavoro sia vicino alla filosofia dell'art pour l'art. Si potrebbe pensare che io cerchi di portare l'oggetto d'arte nel mondo, dato che le mie opere a volte sembrano avere una funzione pratica, ma in realtà è il contrario: le cose nel mondo possono in alcuni casi particolari entrare nel reame dell'arte.
—Franz West

Gagosian Gallery è lieta di annunciare una mostra di nuove sculture di Franz West.

Appartenente alla generazione di artisti influenzati dall'Azionismo e dalla Performance Art degli anni Sessanta e Settanta, West rigetta istintivamente la natura tradizionalmente passiva della relazione fra l'opera d'arte e lo spettatore. Negli anni Settanta l'artista inaugura una serie di piccole sculture portatili polimateriche, gli Adattabili (Paßtücke). Questi oggetti simil-ergonomici si completano in quanto opere d'arte solo nel momento in cui lo spettatore le prende, le indossa, le porta con sè o le utilizza per svolgere delle attività. West continua ad esplorare la scultura in termini di costante dialogo di azione e reazione tra gli spettatori e gli oggetti all'interno di un qualsiasi spazio espositivo. Le sue sculture dalle forme indefinite ed accattivanti trasformano gli spazi pubblici in ambienti estetici conviviali, mentre mobili e collage infrangono ulteriormente i confini fra arte e vita.

Nella mostra di Roma West parte da forme basilari e le trasforma in costruzioni irregolari di grande formato. Il suo continuo approccio ludico ai principi della scultura classica è evidente in Ecolalia (2010), un gruppo di sette totem dipinti e realizzati con cartapesta, cartone, polistirolo, e oggetti vari. Ciascuno di essi appare come un accumulo precario di forme che emergono da piedistalli fatti di bidoni o secchi, che sfidano la contingenza e l'equilibrio al fine di produrre risultati inaspettati. Alcuni raggiungono precariamente i tre metri e mezzo di altezza alternando forme rettangolari e circolari, mentre altri evocano la forma di un imbuto. Queste opere possono esser osservate dai sofà che West ha realizzato per accogliere il visitatore e fornirgli molteplici punti di vista all'interno della mostra.

La scultura in due parti Caino va incontro ad Abele (2009) reimmagina la storia biblica attraverso due figure in resina variopinta poste una di fronte all'altra come in una sfida.

Il catalogo della mostra presenta un testo di Achille Bonito Oliva oltre ad una selezione di testi letterari, filosofici e storici scelti dall'artista durante il periodo di esecuzione dei lavori.

Franz West nasce a Vienna nel 1947, dove frequenta l'Accademia di Arti Applicate. Il suo lavoro è parte di numerose collezioni pubbliche tra cui il MAXXI, Roma; il Centre Pompidou, Parigi; il Museum Ludwig, Colonia; il Museum of Modern Art, New York. Fra le recenti mostre personali si annoverano "We'll Not Carry Coals" al Kunsthaus Bregenz (2003); "Recent Sculptures" al Lincoln Center di New York (2004); la Vancouver Art Gallery (2005); il MAK di Vienna (2008); "To Build A House You Start with the Roof: Work, 1972–2008," presentata al Baltimore Museum of Art (2008-2009) e al Los Angeles County Museum of Art (2009). L'importante retrospettiva "Franz West: Auto-Theatre" è stata inaugurata al Museo Ludwig di Colonia all'inizio di quest'anno, presentata poi al Museo d'Arte Donna Regina di Napoli, e sarà in mostra al Universalmuseum di Graz da settembre 2010 a gennaio 2011.

Franz West vive e lavora a Vienna.